martedì 3 dicembre 2013

Soffiando nello smartphone sapremo come stiamo

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Fra pochi anni sarà possibile, semplicemente soffiando dentro il nostro smartphone, conscere il nostro stato di salute. Dall'Italia è stato scelto, dal colosso coreano della tecnologia Samsung, un progetto dei ricercatori Proff. Giovanni Neri e Nicola Donato delle facoltà di ingegneria elettronica, chimica ed ingegneria industriale dell'Università di Messina che lavoreranno in un progetto chiamato "SAFELY".

Lo studio è stato finanziato dal SAIT (istituto per le tecnologie avanzate), nell'ambito del GRO (Global Research Outreach) della Samsung, nel quale si vedranno in competizione diversi progetti, tra i quali Safely è l'unico italiano in gara.



Grazie allo sviluppo di alcuni sensori, inseriti all'interno di un normale smartphone, i ricercatori dell'ateneo messinese sono riusciti ad eseguire delle analisi dell'espirato in maniere immediata e non invasiva. Grazie a questi specifici sensori è possibile riconoscere alcuni markers legati a particolari malattie come disfunzioni polmonari, malattie epatiche, tumori, diabete e molte altre ancora

Nell'ambito del progetto la multinazionale coreana ha già stanziato 90.000 dollari per il finanziamento del primo anno di progettazione e sperimentazione e si riserva di stanziarne altri per gli anni successivi, previa verifica dei risultati raggiunti durante la ricerca. Un primo prototipo sarà realizzato proprio a questo scopo e, stando alle dichiarazioni del prof. Donato, nei prossimi anni saranno coinvolte per la realizzazione del prodotto tutte le figure dell'ateneo peloritano, dai dottorandi di ricerca agli studenti dei corsi magistrali e triennali, con l'obiettivo di realizzare sia la parte hardaware che quella software interamente all'interno dell'università.

fonte: http://elektrojoke.blogspot.com
           http://unime.it

giovedì 28 febbraio 2013

Chemistry helper, la chimica in app Android

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Un consiglio utilissimo a quanti desiderano utilizzare il proprio smartphone Android anche nel laboratorio di chimica o durante lo studio della disciplina. Sul portale GooglePlay è possibile trovare Chemistry helper, un'applicazione mediante la quale si dispone di una serie di tool e utility come la tavola periodica, lo strumento per il calcolo del peso formula e molte tabelle che elencano le più importanti costanti fisiche, i maggiori ioni poliatomici, i gruppi funzionali in chimica organica e tanto altro ancora.


Anche la versione gratuita dispone di una tavola periodica con link diretti alle descrizioni di ogni elemento e una grafica molto semplice, i comandi sono di altrettanto facile utilizzo e comprensione e tra le altre numerose funzioni è in grado anche di calcolare la composizione percentuale in elementi di un qualsiasi composto.

Ecco un video dimostrativo:


Chemistry help è compatibile con tutte le versioni Android successive alla 1.6 e occupa uno spazio in memoria di 182 Kb.
Anche volendo acquistare la versione Ad_free non c'è da preoccuparsi, infatti costa solo 0,72 Euro, ma diventa molto utile quando si devono eseguire calcoli di questo tipo, sia in laboratorio che durante lo studio.

giovedì 6 dicembre 2012

Calcolatrice scientifica Algeo per Android

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Consiglio pratico per tutti gli utenti di dispositivi tecnologici dotati del sistema operativo Android. Per coloro che sono alla ricerca di una applicazione in grado di sviluppare calcoli e funzione matematiche direttamente sul proprio smartphone o tablet, in questo post seganlo l'applicazione Algeo sviluppata da Marton Vegas. 
 
La calcolatrice Algeo è uno strumento molto potente, in grado sia di funzionare come una vera e propria calcolatrice scientifica, ma anche di risolver e plottare i grafici relativi a funzione matematiche molto complesse.

Secondo le recensioni che si possono trovare sul market Google Play Algeo possiede la migliore capacità grafica tra tutte le calcolatrici per Android, coadiuvata da una ottima e semplicissima interfaccia grafica.
 
Algeo si offre per aiutarti con le tue lezioni di Calcolo, Analisi e Algebra ed in grado di lavorare 
con:
  • Differenziazione simbolica

  • Integrali definiti

  • Calcolo delle serie di Taylor

  • Risoluzione di equazioni

Inoltre dispone di tutte le funzioni peculiari di una calcolatrice scientifica quali:
  • Funzioni trigonometriche e iperboliche

  • Supporto per radianti e gradi
  • Cronologia risultati

  • Variabili

  • Notazione scientifica

  • Supporto per orientazione orizzontale

martedì 4 dicembre 2012

Galileo FM3 ha inviato il primo segnale dallo spazio

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-->Il terzo satellite Europeo della missione Galileo (Galileo Flight Module 3) ha trasmesso il suo primo segnale di navigazione alla base terrestre dalla quale è controllato. Dopo il lancio di Ottobre i due nuovi moduli del progetto coordinato dall'ESA hanno raggiunto la loro orbita finale ed hanno dato il via alle operazioni utili a testarne il corretto funzionamento. La notizia è riportata sul sito dell'Agenzia Spaziale Europea, dove si annuncia l'avvio ufficiale delle operazioni.

Secondo l'annuncio ufficiale, la mattina del 1 dicembre 2012 il FM3 ha inviato, verso il centro di controllo, il primo segnale di trasmissione sulla banda E1, utilizzata per trasmettere i segnali liberamente utilizzabili mediante un dispositivo GPS. Mentre nella mattinata di oggi, 4 dicembre 2012, il satellite ha inviato segnali attraverso le bande di trasmissione E1, E5 ed E6. 
 
Un'immagine del lancio del 12 Ottobre 2012
Dopo il lancio del 12 Ottobre di quest'anno dalla base dell'ESA nella Guinea Francese, mediante una navicella Soyuz, il nuovo modulo satellitare Galileo FM3 ha raggiunto la quota operativa di 23.222 Km dalla superficie terrestre ed ha iniziato a trasmettere i segnali verso i tre centri di controllo situati in Europa. In particolare verso il centro di controllo dei test situato in Belgio, precisamente a Redu, il quale si occupa di eseguire i test normalmente previsti in questo tipo di situazioni e di verificare che i delicatissimi strumenti della missione non abbiano subito danni durante le fortissime sollecitazioni del lancio verso l'orbita terrestre. Gli altri due centri di controllo della missione si trovano a Oberpfaffenhofen vicino Monaco, in Germania ed a Fucino in Italia, i due centri si occupano rispettivamente della gestione della navigazione dei moduli e del controllo dei dati e dei segnali inviati verso la Terra.

Il centro di controllo di Redu, situato nella Foresta delle Ardenne, in Belgio, è dotato di un'antenna S-band del diametro di 15 m, per inviare comandi all'equipaggiamento e gestire la telemetria inviata dal satellite, e di un'antenna L-band del diametro di 20 m, che si occupa di valutare la qualità del segnale di navigazione ad alta risoluzione.

Secondo uno dei responsabili del progetto, Marco Falcone System Manager del progetto Galileo, “Questa è la prima volta che l'equipaggiamento di Galileo si riesce ad attivare direttamente dal centro di controllo di Redu” ed ha aggiunto “Siamo riusciti a stabilire un collegamento diretto tra il centro di Redu ed i moduli, che ci permette di inviare direttamente i comandi sviluppati nel centro di controllo operativo di Fucino anche quando il satellite non passa al di sopra della stazione ed allo stesso tempo di ricevere direttamente i risultati del segnale di navigazione attraverso l'antenna L-band”. Sempre secondo le considerazioni di Marco Falcone, in questo modo i coordinatori del progetto hanno reso le operazioni più efficienti ed hanno ridotto i tempi necessari al test dell'equipaggiamento di bordo del satellite Galileo.

Il modulo FM4, che ha condiviso il modulo di lancio di FM3 ha raggiunto la stessa orbita, a circa 22.000 Km di altezza, ma in un altro piano orbitale, ed inizierà i test di controllo più avanti nel mese di dicembre. Entrambi i moduli hanno perciò raggiunto la loro orbita operativa e vengono manovrati dai centri di controllo, che ne gestiscono le funzionalità. Mentre gli altri due moduli della missione Galileo, FM1 ed FM2, si trovano in orbita ed hanno già superato i test di controllo previsti.

lunedì 3 dicembre 2012

Le migliori dieci App tecnologiche Android nella categoria scienza

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Il dominio di Apple sul mercato delle applicazioni per smartphone e tablet è oramai interrotto, dalla prepotente ascessa dei prodotti software che si possono trovare su Google Play, il market dedicato alle app Android.
Il sistema operativo di casa Google sta ormai spopolando nel mondo dei dispositivi tecnologici portatili e ha dalla sua il vantaggio, rispetto al OS Apple, di essere utilizzato da una gran numero di modelli e dispositivi, che possono essere venduti anche a costi contenuti e quindi raggiungere un numero molto alto di utenti.

La conseguenza diretta di questo fatto è che il numero delle app scaricate dal market online di Google, ha eguagliato quello delle app scaricate da Apple Store. Un risultato inimmaginabile fino a pochi mesi, ma che è diventato reltà secondo quanto emerge dagli ultimi resoconti.
Tra le applicazioni che hanno fatto segnare un maggiore incremento nel download sono da segnalare quelle del settore scinetific-educational, nella lista stilata da uno dei migliori corporate blog di scienza, Gravità Zero, sono proposte le app scientifiche che sono entrate nella top ten del download del mese di Novembre.

La diffusione di dispositivi mobili come smartphone e tablet è talmente ampia che la richiesta sempre crescente delle applicazioni ha spinto gli sviluppatori a raggiungere un livello eccellente nello sfruttamento della tecnologia mobile, che permette agli utenti di utilizzare i propri dispositivi al massimo.

Nella lista del blog Gravità Zero, sono entrate alcune tra le app tecnologiche migliori, come GeoSDI che è un App per i terremoti. Non serve a prevederli, ma permette a chiunque sia in possesso di uno smartphone dotato di fotocamera, connessione ad internet e localizzatore GPS, di scattare una foto e associare posizione e notizie relative al luogo ed all'ora in cui si è verificato un terremoto. L'applicazione permette di individuare in breve tempo un punto e di renderlo immediatamente visibile nella mappa. Nel link proposto è possibile trovare anche un video esplicativo.

Al terzo posto della top ten si è posizionata NASA App, per esplorare immagini, video ed informazioni relative alle missioni, ma anche per vedere in diretta, su NASA TV, gli eventi promossi dall'agenzia ed utilizzare anche altre funzioni.


Degna di nota è l'applicazione WolframAlpha, sviluppata dal matematico britannico Stephen Wolfram, noto per aver sviluppato l'omonimo software Mathematica. Si tratta di un motore computazionale che analizza le parole chiave di una ricerca inserita dall'utente e fornisce una risposta unica invece che una serie di link. L'applicazione è disponibile dal Maggio 2009.

Tra i giochi si sono classificati rispettivamente settimo e decimo SpacePysic, che permette di conoscere le leggi della fisica costruendo macchine in grado di muoversi in modo istruttivo e divertente, e AngryBird Space, versione spaziale del famosissimo gioco Angry Bird, del quale presto sarà presentata una versione CERN.
Tra gli altri nomi si trovano GalaxyZoo, StarChart e SkySafari, ExpoplanetCatalog, Scienza2.0, Skeptical Science e TED.

Edison: il software open source per risparmiare energia col PC

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Il problema del risparmio energetico tiene occupati migliaia di addetti ai lavori da molto tempo ormai, rappresenta uno dei problemi più difficile da affrontare, perché riguarda tutti noi, nessuno escluso, ma soprattutto se non controllato potrebbe provocare gravi conseguenze che si ripercuoterebbero su tutto il pianeta.
Per evitare quindi un futuro più che catastrofico ognuno di noi può fare qualcosa nel suo piccolo, perché sono proprio i piccoli gesti, ripetuti moltissime volte, che possono aiutare a risolvere questo annoso problema.
Uno di questi piccoli gesti è quello di installare sul proprio pc il software gratuito Edison, una applicazione molto utile che permette di gestire le opzioni di risparmio energetico...


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martedì 28 febbraio 2012

Ilva Taranto: scoppia un vasto incendio ad un trasformatore!

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E' delle 15 del 28 febbraio 2012 la notizia di un vasto incendio nello stabilimento siderurgico, noto più per i danni ambientali e i morti sul lavoro che per la sua produzione, Ilva di Taranto. Le fiamme hanno completamente invaso un trasformatore a bagno d'olio, ovvero uno strumento per la produzione di energia elettrica utile al funzionamento dello stabilimento. Secondo le prime indiscrezioni l'incendio si sarebbe sviluppato proprio durante le operazioni di messa in funzionamento del trasformatore.


Sul luogo, dove si è sviluppata una densa nube di fumo visibile dalla città, sono presenti tre squadre dei vigili del fuoco, oltre alle squadre di sicurezza del cantiere ed ai tecnici Arpa, che stanno cercando di domare le fiamme e di monitorare il pericolo ambientale che da un fatto così grave potrebbe scaturire.




Fortunatamente l'allarme è rientrato intorno alle 18:00 senza gravi danni per le persone e l'ambiente. Una sciagura sfiorata fortunatamente e la cosa rende tutti tranquilli, ma le associazioni ambientaliste della città di Taranto, Legambiente in testa, mettono in evidenza un problema gravissimo per la popolazione. In una nota di Legambiente, infatti si legge che: "Gli incidenti negli stabilimenti industriali di Taranto, in particolare nella raffineria Eni e negli impianti Ilva, ricordano a tutti che nella nostra città vi sono ben 9 impianti a rischio di incidente rilevante". "In merito al rischio incendi in particolare, ci risulta - conclude Legambiente - che l'Ilva non avrebbe ancora ottemperato a tutte le prescrizioni previste nel proprio certificato antincendio, mentre l'Eni ne sarebbe ancora priva".